mercoledì 21 gennaio 2015

La rabbia di un suicida

Le lacrime 
incastrate negli occhi!
Non è mio questo dolore,
non mi appartiene,
quello che sento
è rabbia, è furore.
Figlio mio,
è la tua sofferenza
che brucia la mia anima,
che apre le piaghe,
le accende.
É l’assenza di colpa
di chi nasce per soffrire,
di chi no sceglie.
Si è liberi senza salute?
Senza intelligenza?
A che serve la vita 
di chi non la vive?
Decidere è un privilegio? 
Io mi approprio 
di questa dispensa
e nella scelta mi spengo.
Ti lascio solo bambino mio,
ti abbandono,
non vivrò in un mondo
che non accetto,
non cercherò una ragione
al tuo soffrire,
non crederò nell'ipocrisia
di una tua ipotetica felicità.
Io non servo,
non ho nulla dare.


R. Amedei

Nessun commento:

Posta un commento