giovedì 5 febbraio 2015

Anni di piombo


Osservando
le macchie di sangue
immaginava
gli ideali confusi,
la rabbia gridata
dal tamburo dei fuochi,
immaginava
il corpo ancora caldo,
inutile sacrificio
al rumore regalato,
trovava
il terrore assassino
negli occhi bambini,
ascoltava
le risa degli altri
improvvisamente liberi
dal pegno richiesto,
le grida isteriche
di chi era diventato
invincibile
Comprendeva
i muti dubbi,
l'irrimediabilità del gesto,
Il dolore degli amici,
il pianto degli ipocriti
nascosti tra i palazzi,
menti di un orrore
selvaggio, profeti di una
pace borghese.
Pensava a suo figlio
in quella guerra già morto,
ucciso da chi odiava il potere,
morto senza riuscire a capire
che quel assurdo scontro
tra bande era solo un gioco
sanguigno, che loro ideali
erano idee confuse
dall'inteligenza dei grandi.
Ricordava il suo sangue
nel suolo, provava un odio
profondo per il silenzioso 




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